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    ESA Euclid ha rivelato un anello di Einstein nella galassia NGC 6505

    La missione ESA Euclid è stata lanciata all’inizio di luglio di due anni fa e, dopo una fase di calibrazione iniziale (oltre a qualche problema, ora risolto), ha già raccolto moltissimi dati, compresa una mappa tridimensionale da 208 gigapixel. L’ultima novità è stata annunciata nella giornata odierna e si tratta della scoperta di un anello di Einstein nella galassia NGC 6505. A individuarlo è stato un ricercatore italiano, Bruno Altieri (Euclid Archive Scientist).

    Secondo quanto riportato la scoperta è avvenuta grazie all’esame delle immagini iniziali raccolte dal telescopio spaziale ESA Euclid a settembre 2023. Pur essendo fuori fuoco (di proposito, a fini di test) Altieri è riuscito a individuare al centro della galassia un fenomeno raro e interessante. Il ricercatore ha dichiarato “ho guardato i dati di Euclid quando sono arrivati. Anche da quella prima osservazione, ho potuto vederlo, ma dopo che Euclid ha fatto più osservazioni dell’area, abbiamo potuto vedere un perfetto anello di Einstein. Per me, con un interesse da tutta la vita per le lenti gravitazionali, è stato incredibile”.

    ESA Euclid e l’anello di Einstein
    Quello che si può notare nell’immagine è la galassia NGC 6505 che si trova a 590 milioni di anni luce dalla Terra. A formare l’anello è però la luce proveniente da un oggetto celeste che si trova nascosto dietro (dal nostro punto di vista) e ben più lontano. Si tratta di una galassia distante ben 4,42 miliardi di anni luce la cui emissione luminosa viene alterata e distorta dalla massa di NGC 6505.
    Una delle parti più interessanti è che NGC 6505 è una galassia nota già dalla fine dell’800 ma finora nessuno aveva mai visto l’anello di Einstein che si trova nella zona centrale. I dati delle osservazioni di questo fenomeno sono stati inseriti nello studio dal titolo “Euclid: A complete Einstein ring in NGC 6505”. Conor O’Riordan (Max Planck Institute for Astrophysics), autore principale dello studio ha dichiarato “tutte le lenti forti sono speciali, perché sono così rare, e sono incredibilmente utili dal punto di vista scientifico. Questo è particolarmente speciale, perché è così vicino alla Terra e l’allineamento lo rende molto bello”.

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    Oltre a essere un fenomeno esteticamente interessante anche per chi non si occupa del cosmo, studiare gli anelli di Einstein, come quello scoperto da ESA Euclid, permette di avere una migliore conoscenza sull’espansione dell’Universo, gli effetti gravitazionali di oggetti massicci, rilevare gli effetti dell’energia oscura e della materia oscura e fare ulteriori osservazioni su oggetti lontani.
    Questo è comunque solo “un assaggio” delle potenzialità del telescopio spaziale europeo e dei suoi due strumenti (uno che osserva nel visibile e uno negli infrarossi). I dati che saranno raccolti durante la missione principale di 6 anni dovrebbero consentire di ricostruire tridimensionalmente oltre un terzo della volta celeste, con miliardi di galassie e circa 100 mila lenti forti (dovute alla gravità). LEGGI TUTTO

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    Viltrox AF 28mm f/4.5 XF pancake: ora anche in versione X-Mount

    Viltrox è un’azienda cinese specializzata nella produzione di accessori fotografici e obiettivi per fotocamere mirrorless e DSLR. Fondata nel 2009, l’azienda ha guadagnato rapidamente popolarità grazie alla combinazione di qualità costruttiva, prestazioni e prezzi competitivi, posizionandosi come un’alternativa conveniente rispetto ai marchi più affermati come Sony, Canon, Nikon e Sigma.
    Negli ultimi anni Viltrox è divenuta particolarmente nota per i suoi obiettivi autofocus per fotocamere mirrorless APS-C e full-frame, compatibili con attacchi Sony E, Canon RF, Nikon Z e Fujifilm X. Proprio in questo settore ricade la più recente novità del produttore.
    Viltrox AF 28mm f/4.5 XF pancake per X-Mount

    Viltrox AF 28mm f/4.5 XF pancake è un’ottica in grado di attirare gli sguardi di chiunque è in cerca di un’ottica super compatta, magari per la street photography. L’ottica era stata lanciata con baionetta Sony E-Mount (APS-C) l’anno scorso, ma ora entra a far parte delle alternative anche per i fotografi Fujifilm, con il rilascio della versione X-Mount.

    Una delle particolarità dell’ottica è l’apertura fissa f/4.5, che in parte ne potrebbe limitare l’utilizzo. Fare a meno del meccanismo del diaframma ha però permesso di contenere lo spessore in soli 15,3 millimetri (sufficiente però per l’integrazione di una porta USB-C per gli aggiornamenti firmware) e il peso a 60 grammi.
    Un’ottica così compatta può accompagnare bene alcuni dei corpi meno ingombranti del produttore giapponese, X-M5 su tutti.
    Un’altra delle caratteristiche interessanti c’è sicuramente il prezzo, contenuto in soli 109€. LEGGI TUTTO

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    OM System mette sul piatto 3 ottiche splashproof IPX1

    Dopo il recente annuncio della OM-3, una fotocamera che unisce un design vintage a prestazioni sportive, OM System introduce il nuovo obiettivo M.Zuiko Digital ED 100-400mm F5.0-6.3 IS II. Questo super teleobiettivo zoom, progettato per le fotocamere Micro Quattro Terzi, offre una lunghezza focale equivalente a 200-800mm, si candida apertamente per la fotografia naturalistica e sportiva.
    M.Zuiko Digital ED 100-400mm F5.0-6.3 IS II

    Il nuovo M.Zuiko Digital ED 100-400mm F5.0-6.3 IS II riprende le caratteristiche del modello precedente, tra cui la resistenza a polvere e spruzzi d’acqua, garantendo operatività anche in condizioni ambientali difficili. L’ottica ha superato la certificazione IPX1. L’obiettivo è dotato di un sistema di stabilizzazione dell’immagine che compensa fino a 7 stop in modalità Sync IS coi corpi compatibili, migliorando la nitidezza a lunghezze focali elevate.
    La struttura ottica comprende 21 elementi in 15 gruppi, con 4 lenti ED (Extra-low Dispersion), 2 lenti Super
    HR (Super High Refractive Index) e 2 lenti HR (High Refractive Index)R, per ridurre le aberrazioni cromatiche e mantenendo una buona qualità d’immagine su tutta la gamma focale.
    Con un peso di 1.300 grammi (1.120 grammi senza il supporto per il treppiede) e dimensioni compatte, l’obiettivo è pensato per un trasporto agevole senza compromessi in termini di prestazioni ottiche. La distanza minima di messa a fuoco è di 1,3 metri, utile per catturare dettagli ravvicinati.
    Il M.Zuiko Digital ED 100-400mm F5.0-6.3 IS II è compatibile con i teleconverter MC-14 e MC-20, estendendo la lunghezza focale fino a 1600mm equivalenti e offrendo maggiore versatilità nelle riprese a distanza.
    Con questa nuova proposta, OM System amplia la propria gamma di ottiche per il sistema Micro Quattro Terzi, fornendo un’opzione aggiuntiva per chi necessita di un’ampia escursione focale in un formato relativamente compatto.
    Prezzo e disponibilità dell’obiettivo OM System M.Zuiko 100-400mm F5.0-6.3 IS II
    L’obiettivo M.Zuiko
    100-400mm F5.0-6.3 IS II sarà disponibile dal 27 febbraio prossimo a un prezzo suggerito al pubblico di 1.499 €.
    M.Zuiko Digital 17mm F1.8 II e il M.Zuiko Digital 25mm F1.8 II
    OM System ha annunciato aggiornamenti anche per due dei suoi obiettivi a focale fissa per il sistema Micro Quattro Terzi: M.Zuiko Digital 17mm F1.8 II e M.Zuiko Digital 25mm F1.8 II. Questi aggiornamenti mirano a migliorare l’esperienza d’uso e l’affidabilità degli obiettivi, raggiungendo il fratello maggiore nel raggiungimento della certificazione IPX1.

    M.Zuiko Digital 17mm F1.8 II, il cui primo modello è diventato noto per la sua versatilità in fotografia di strada e paesaggistica, offre un angolo di campo equivalente a 34mm nel formato 35mm. L’obiettivo è apprezzato per la sua costruzione solida e la presenza di una ghiera di messa a fuoco manuale. La nuova versione ha uno schema ottico da 9 elementi in 6 gruppi, con due lenti asferiche e un vetro HR. La nuova versione dimagrisce di 8 grammi rispetto al modello precedente, fermando l’ago della bilancia a 112 grammi.

    M.Zuiko Digital 25mm F1.8 II, con un angolo di campo equivalente a 50mm nel formato 35mm, è il classico ‘cinquantino’, ottica in grado di dire la sua in diversi generi fotografici. In questo caso l’utilizzo di nuovi vetri (9 lenti in 7 gruppi con due lenti asferiche) e delle guarnizioni contro l’ingresso di umidità ne fanno lievitare leggermente il peso (di 20 grammi per la precisione) arrivando a fermare l’ago della bilancia a 156 grammi.
    Prezzi e disponibilità degli obiettivi OM System M.Zuiko II

    L’obiettivo M.Zuiko 17mm F1.8 II sarà disponibile a partire dal giorno 27.02.2025 a un prezzo suggerito
    al pubblico di 549 €
    L’obiettivo M.Zuiko 25mm F1.8 II sarà disponibile a partire dal giorno 27.02.2025 a un prezzo suggerito
    al pubblico di 449 € LEGGI TUTTO

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    Nikon Coopix P110 e Nikkor Z 35mm f/1.2 S: ecco i prezzi ufficiali per l’Italia

    Ieri Nikon ha presentato due nuovi prodotti: da un lato un’ottica molto luminosa della sua serie premium dedicata alle mirrorless full frame Nikon Z, dall’altro la versione aggiornata della sua bridge superzoom in grado di spingersi fino a 3.000mm di focale equivalente con zoom ottico 125x:
    Oggi possiamo comunicarvi i prezzi ufficiali per il mercato italiano, che come sempre è gestito dallo storico distributore torinese Nital.
    Nikkor Z 35mm f/1.2 S

    L’ottica si unisce ai già presenti in gamma 50mm e 85mm per formare un terzetto caratterizzato da apertura f/1.2, per chi cerca ancora maggiore sfocato rispetto alle ottiche f/1.4 e f/1.8. L’ottica è basata su uno schema da 17 elementi in 15 gruppi con elementi ED e SR. In più Nikon ha voluto utilizzare tutti i suoi trattamenti antiriflessi (Meso Amorphous Coat, ARNEO Coat e Nano Crystal Coat) per migliorare la resa in tutte le condizioni di luce.

    Prezzo suggerito pubblico: € 3.290

    Nikon Coolpix P1100

    Parliamo di un prodotto molto particolare, caratterizzato da un’ottica zoom 125x in grado di coprire le focali equivalenti da 24 a 3.000mm e scattare immagini a 16 megapixel, anche in RAW. La nuova versione offre alcune ottimizzazioni nelle modalità d’uso, un autofocus più evoluto e la porta USB-C per la ricarica diretta senza necessità di caricabatterie esterni.

    Prezzo suggerito Pubblico: € 1.229 LEGGI TUTTO

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    Il telescopio spaziale James Webb mostra un’immagine straordinaria del disco protoplanetario HH 30

    Si torna a scrivere del telescopio spaziale James Webb dopo l’immagine di Wolf-Rayet 140 (WR 140) o le analisi del protocluster Spiderweb. In questo caso ci troviamo di fronte a una sensazionale immagine del disco protoplanetario HH 30, con una risoluzione senza precedenti che ha permesso di scorgerne diversi dettagli e strutture. Ricordiamo che studiare questo genere di oggetti permette di comprendere come possono evolvere i sistemi planetari simili (o differenti) dal Sistema Solare e quindi avere un’idea di quali tipologie di esopianeti esistono e, spingendosi ancora più in là, dove si potrebbe essere evoluta la vita.

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    Il sistema protoplanetario HH 30 è noto da tempo ma è solo grazie a strumenti avanzati come il JWST che è possibile studiarne i dettagli. Questo sistema è situato nella Taurus Molecular Cloud e il suo posizionamento rispetto alla Terra permette una visione laterale mettendo in luce una struttura particolare data anche da uno strato di polveri. Gli astronomi considerano HH 30 un prototipo fondamentale per studiare l’evoluzione dei sistemi planetari in formazione. L’osservazione combina i dati di tre strumenti scientifici di punta: il telescopio spaziale James Webb, il telescopio spaziale Hubble e l’osservatorio ALMA.
    L’immagine del telescopio spaziale James Webb del sistema HH 30
    Le nuove immagini rivelano dettagli sorprendenti sulla dinamica dei grani di polvere. I ricercatori hanno scoperto che questi minuscoli frammenti, delle dimensioni di un batterio, si distribuiscono in modo complesso all’interno del disco. Mentre i grani più grandi si concentrano nelle regioni centrali più dense, quelli più piccoli si disperdono in un’area molto più ampia.

    La struttura del sistema protoplanetario HH 30 è particolarmente affascinante. Un getto di gas ad alta velocità emerge ad angolo retto dal disco centrale, circondato da un più ampio deflusso a forma di cono. Una vasta nebulosa esterna riflette la luce della giovane stella, creando un paesaggio cosmico di straordinaria bellezza e complessità.
    Gli scienziati sono interessati a capire come questi grani di polvere evolvono e si aggregano. Nel disco sottile e denso, i frammenti iniziano a raggrupparsi, un processo cruciale che porta alla formazione di rocce di piccole dimensioni e, successivamente, di interi pianeti. Questa fase rappresenta un momento chiave nella nascita dei sistemi planetari.

    Le osservazioni del telescopio spaziale James Webb (inserite nello studio dal titolo JWST Imaging of Edge-on Protoplanetary Disks. IV. Mid-infrared Dust Scattering in the HH 30 Disk) permettono di comprendere meccanismi finora nascosti. I grani di polvere più grandi migrano verso il centro del disco, depositandosi in uno strato compatto. Qui inizia il processo di aggregazione che darà vita a nuovi mondi, attraverso un meccanismo di accumulo progressivo di materia.
    L’importanza di HH 30 risiede nella sua capacità di offrire una vista unica sui processi di formazione planetaria. Ogni dettaglio catturato dal JWST è un tassello in più nel puzzle della nascita dei sistemi planetari, aprendo nuove prospettive sulla nostra comprensione dell’Universo. Per catturare l’immagine sono stati impiegati diversi filtri con lunghezze d’onda di 2,0 μm e 4,44 μm per NIRCam (vicino infrarosso) e 7,7 μm, 12 μm e 21 μm per MIRI (medio infrarosso). A queste lunghezze d’onda sono stati assegnati rispettivamente i colori blu, ciano, arancione e rosso. LEGGI TUTTO

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    Troppi turisti maleducati e spericolati, il Giappone mette guardie di sicurezza in uno dei luoghi più fotografati

    Negli ultimi anni, la ricerca dello scatto perfetto ha spinto i turisti a comportamenti sempre più estremi, mettendo a rischio la propria sicurezza e causando disagi alle comunità locali. Dai precipizi montani alle strade trafficate, il desiderio di immortalare momenti suggestivi spesso prevale sulla prudenza. Questo fenomeno ha portato molte città turistiche ad adottare misure di controllo per limitare i pericoli derivanti dall’abuso dei selfie.
    Troppi turisti maleducati, il Giappone mette guardie di sicurezza in uno dei luoghi più fotografati

    Nella pittoresca città di Otaru, situata sull’isola settentrionale di Hokkaido, in Giappone, le autorità locali hanno recentemente adottato misure drastiche per gestire l’afflusso di turisti desiderosi di catturare lo scatto perfetto. La crescente popolarità di Funami-za, una ripida strada che offre una vista mozzafiato sul porto e sul mare, ha portato all’implementazione di un servizio di guardie di sicurezza per prevenire congestioni e comportamenti pericolosi. La località ha iniziato a essere famosa a livello globale dopo essere apparsa nel film giapponese Love Letter, del 1995, ma recentemente ha avuto un ulteriore aumento di notorietà.
    La decisione delle autorità è conseguenza, infatti, di un tragico incidente avvenuto all’inizio del mese di gennaio, in cui una turista cinese ha perso la vita dopo essere stata investita da un treno mentre cercava di fotografare una location resa celebre dal film cinese del 2015 “Cities in Love”. Il marito della vittima ha riferito che la donna non si era accorta dell’arrivo del treno mentre era concentrata a scattare la foto.
    Le lamentele dei residenti riguardano turisti che bloccano le strade, entrano in proprietà private senza permesso e causano disagi significativi. Nonostante l’introduzione di cartelli multilingue che invitano al rispetto dell’ambiente e della comunità locale, la situazione è peggiorata nell’ultimo anno.
    Il Giappone ha registrato un record di 36,7 milioni di visitatori lo scorso anno, con l’obiettivo di raggiungere i 60 milioni entro la fine del decennio. Tuttavia, questo aumento del turismo ha portato a problemi come sovraffollamento, rifiuti e comportamenti irrispettosi nei siti culturali. Per affrontare queste sfide, le autorità stanno implementando misure come limiti al numero di visitatori sul Monte Fuji e l’introduzione di pittogrammi per promuovere comportamenti più appropriati tra i turisti.
    Mentre il turismo continua a crescere, e a volte si trasforma in overtourism, è essenziale trovare un equilibrio tra l’accoglienza dei visitatori e la preservazione della qualità della vita per i residenti locali, garantendo al contempo la sicurezza di tutti. LEGGI TUTTO

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    Il 2025 sarà l’anno del ritorno delle fotocamere compatte? Canon ci scommette

    Nella presentazione dei propri risultati finanziari, Canon ha dato alcuni dettagli interessanti. Il comparto dell’imaging ha fatto registrare buone performance e nel complesso il fatturato è cresciuto. Nota non positiva la diminuzione dei profitti.
    Tornando al sol comparto fotocamere, quest’ultimo ha avuto ottimi risultati, con una crescita dell’8,8% su base annua. In particolare è andato molto bene il mercato statunitense, dove Canon ha preso lo scettro di primo marchio tra le fotocamere mirrorless e dove Canon EOS R6 Mark II ha guadagnato il titolo di regina tra le mirrorless full frame.
    Nella presentazione di dati finanziari, Canon dà anche qualche accenno alla strategia per il 2025. Da un lato sottolinea l’importanza di modelli come Canon EOS R1 e Canon EOS R5 Mark II, sia per l’elevato valore aggiunto della vendita dei corpi, sia perché trainano la vendita di ottiche di alto livello, e dei modelli entry level EOS R50 ed EOS R100, in particolare grazie al prezzo molto aggressivo di quest’ultimo.
    L’aspetto forse più interessante è però nascosto in una frase, in cui Canon dichiara di voler raggiungere una crescita del comparto fotocamere pari all’8,2% anche grazie all’aumento della produzione di fotocamere compatte.

    Questa è di certo una notizia. Dopo il continuo declino visto dopo lo scoppio della bolla delle compatte è interessante vedere che secondo Canon questo segmento sta tornando a guadagnare popolarità, in particolare tra i giovani.In questi anni gli smartphone hanno eroso quasi completamente il mercato delle compatte, diventando l’unico mezzo fotografico di molti, anche grazie al vantaggio di essere sempre in tasca, di avere una connessione per la condivisione immediata degli scatti e di aver sperimentato un miglioramento costante della qualità delle foto, anche grazie alla fotografia computazionale.
    Sembra però esserci, da parte di chi vuole fare fotografia e non solo riprendere immagini, la voglia di tornare a un mezzo dedicato, sia anche una fotocamera compatta. I motivi possono essere molti: dall’ergonomia alla presenza di uno zoom ottico magari molto spinto, ma anche l’assenza di distrazioni.
    C’è da dire che la fotografia computazionale ha abituato molto bene gli utenti: portiamo l’esempio delle foto notturne, dove la stabilizzazione tramite tecnica additiva permette di scattare con un qualsiasi smartphone fotografie notturne senza l’ausilio di treppiedi o appoggi. Per non parlare poi dei sistemi di intelligenza artificiale che mettono a portata di dito tecniche di editing e post produzione disponibili solo su computer.
    Dall’altro lato è forse proprio la genuinità degli scatti di una ‘vecchia’ compatta ad attirare le nuove generazioni, in alcuni casi stanche di foto che sembrano perfette, ma proprio per quello non realistiche, vista l’onnipresente mano della fotografia computazionale.
    Voi cosa ne pensate? Che caratteristiche dovrebbe avere una fotocamera compatta nel 2025? LEGGI TUTTO

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    Blackmagic URSA Cine 12K LF Body: la versione più economica solo corpo

    Blackmagic Design ha presentato la nuova Blackmagic URSA Cine 12K LF Body, una variante della cinepresa 12K che consente ai professionisti di personalizzare la propria configurazione, partendo da un modello base molto essenziale. Questa versione “body only” mantiene le specifiche tecniche della URSA Cine 12K, ma viene venduto senza alcuni accessori per ridurre il costo complessivo, fissato a €6 795.
    Struttura modulare e adattabilità
    URSA Cine 12K LF Body è progettata per operatori esperti e società di noleggio che già dispongono di accessori compatibili. Il corpo macchina URSA Cine 12K LF non include accessori come supporti a spalla, maniglie, piastre batteria, alimentatori e il modulo multimediale ad alta capacità da 8 TB. È invece dotato di un nuovo modulo multimediale CFexpress con due slot per schede CFexpress, che offre una soluzione di archiviazione compatta e ad alte prestazioni.

    Tra le principali caratteristiche comuni a tutti i modelli di URSA Cine 12K troviamo:

    Sensore full frame 12K con design multi-scala per registrazioni in 12K, 8K e 4K senza perdita di qualità sfruttando tutta la superficie del sensore.

    Attacco EF di serie, con la possibilità di montare supporti PL e LPL acquistabili a parte.

    Connettività professionale, inclusi 12G-SDI, 10G Ethernet, USB-C, XLR audio e connettori Lemo e Fischer per controllo remoto e alimentazione.

    Prestazioni elevate e versatilità nelle riprese
    Il sensore 12K full frame offre una gamma dinamica di 16 stop, una gestione avanzata del colore basata sulla color science di DaVinci Resolve e la possibilità di lavorare con risoluzioni diverse a seconda delle esigenze:

    80 fps in 12K 3:2 open gate

    144 fps in 8K 3:2 open gate

    224 fps in 8K 2.4:1

    240 fps in 4K

    Queste caratteristiche rendono la cinepresa adatta per riprese IMAX, effetti visivi (VFX), contenuti immersivi e flussi di lavoro in Blackmagic Cloud.
    Ottimizzazione del workflow e compatibilità
    URSA Cine 12K LF supporta il formato Blackmagic RAW, che conserva metadati essenziali per la post-produzione e offre una gestione avanzata del colore. La possibilità di generare proxy H.264 permette il caricamento immediato su Blackmagic Cloud, agevolando la revisione a distanza e la collaborazione in tempo reale.
    Il corpo macchina, costruito in lega di magnesio e fibra di carbonio, è progettato per garantire resistenza e leggerezza sul set. La camera dispone inoltre di un monitor HDR touchscreen da 5″, un display esterno per le informazioni di stato e una postazione laterale per l’assistente operatore.
    Prezzo e disponibilità
    La Blackmagic URSA Cine 12K LF Body è già disponibile presso i rivenditori autorizzati Blackmagic Design al prezzo di €6 795. Gli accessori, tra cui il modulo da 8TB, l’EVF URSA Cine e le piastre batteria, possono essere acquistati separatamente in base alle specifiche necessità produttive. LEGGI TUTTO