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    Hasselblad XCD 3,2-4,5/20-35E: zoom super grandangolare per le medio formato svedesi

    Hasselblad continua l’espansione del suo parco ottiche, puntando a dare maggiore flessibilità ai fotografi che hanno scelto il suo sistema mirrorless medio formato, che vede in Hasselbald X2D 100 il suo modello di punta.
    Hasselblad XCD 3,2-4,5/20-35E

    La maggior parte delle ottiche del sistema è a focale fissa e fino a oggi i fotografi potevano scegliere un solo zoom, Hasselblad XCD 3,5-4,5/35-75MM, che offre focali equivalenti di circa 28-58mm in formato full frame. Il produttore svedese ora amplia le vedute, presentando uno zoom super grandangolare, il nuovo Hasselblad XCD 3,2-4,5/20-35E, che offre perfetta complementarità con il precedente, grazie alle focali equivalenti di 16-27mm.

    L’ottica ha una struttura complessa, basata su un design da 16 lenti in 12 gruppi, con tre elementi asferici e quattro ED, per tenere il passo dei 100 megapixel del più recente corpo macchina. Interessante notare che lo zoom mette a disposizione la più ampia focale di tutto il sistema Hasselblad X, visto che il fisso a più corta focale è il XCD 4/21, che per altro ha anche apertura inferiore.
    Viste la gamma di focali, questo obiettivo sarà sicuramente molto apprezzato da chi fa fotografia di paesaggio e di architettura, ma anche di interni, vista l’elevata apertura.
    Come d’uso per il sistema, parliamo di ottiche a otturatore centrale, che permettono synchro flash con tempi molto elevati: in questo caso è possibile scattare con il flash con tempi di otturazione fino a 1/2000s.
    L’ottica promette anche tempi molto rapidi nella messa a fuoco, sfruttando al meglio il sistema a rilevazione di fase di X2D 100 con un motore passo-passo a muovere un gruppo ottico particolarmente leggero.
    Tutto questo quanto costa? Parecchio, indeed. Il listino recita infatti ben € 6.729. LEGGI TUTTO

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    Normale luminoso e accessibile: ecco NIKKOR Z 50mm f/1.4

    Nikon aveva iniziato la sua avventura nel mondo delle mirrorless full frame con una scelta abbastanza conservativa, puntando inizialmente su un corredo di fissi f/1.8 (salvo qualche eccezione super luminosa).
    NIKKOR Z 50mm f/1.4

    In questi anni il produttore giapponese ha poi allargato la sua gamma di obiettivi aggiungendo diverse opzioni più luminose, con tutta una serie di ottiche f/1.4. Oggi Nikon lancia una novità proprio in questo segmento, con l’annuncio del nuovo NIKKOR Z 50mm f/1.4.

    Questo normale si caratterizza per una distanza minima di messa a fuoco pari a 37 centimetri (massimo rapporto d’ingrandimento di 0,17x) e sfrutta uno schema ottico da 10 elementi in 7 gruppi con l’utilizzo di una lente asferica. Il diaframma è circolare e costruito con 9 lamelle.
    L’ottica ha può ospitare filtri frontali da 62 mm. Le dimensioni dell’obiettivo di circa 74,5 x 86,5 mm.
    NIKKOR Z 50mm f/1.4 sarà disponibile da fine settembre tramite la distribuzione di Nital: il prezzo di listino è fissato in 579 euro. LEGGI TUTTO

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    L’obiettivo zoom Sigma 10-18mm F2.8 DC DN Contemporary arriverà anche per Canon RF

    Negli scorsi giorni il produttore nipponico ha presentato il nuovo obiettivo 28-105mm F2.8 DG DN Art dedicato alle fotocamere che supportato L-Mount e Sony E. Contestualmente ha anche annunciato che dalla fine di settembre sarà disponibile l’obiettivo zoom Sigma 10-18mm F2.8 DC DN Contemporary con attacco Canon RF. Questo permetterà agli utenti di espandere la propria possibilità di scelta con soluzioni di terze parti compatibili con le fotocamere mirrorless di Canon.

    Questo modello era stato annunciato alla fine del 2023 come soluzione dedicata alle fotocamere con sensori APS-C tra le quali Sony E, Fujifilm X e L-Mount. Ora a questo parco di corpi macchina si aggiunge anche Canon RF aggiungendo così un importante nome alla già nutrita schiera di marchi compatibili.

    La società ha dichiarato che “questa aggiunta consente agli utenti di godere di obiettivi zoom Sigma ad alte prestazioni e di alta qualità con il supporto nativo sul loro sistema Canon RF”. La struttura generale dell’obiettivo zoom Sigma 10-18mm F2.8 DC DN Contemporary rimane la stessa degli altri modelli con altri attacchi.
    Sigma ha però aggiunto un nuovo algoritmo di controllo dell’AF e ottimizzazione della velocità di comunicazione specificatamente sviluppato per le fotocamere Canon RF. Oltre a un sistema di messa a fuoco ad alta velocità, la lente supporta il Servo AF e la correzione delle aberrazioni del corpo macchina. Inoltre il corpo dell’obiettivo è utilizzabile anche in esterni e in ambienti difficili.

    Tornando alle specifiche del nuovo Sigma 10-18mm F2.8 DC DN Contemporary troviamo un design ottico composto da 13 elementi suddivisi in 10 gruppi. Tra questi ci sono lenti 3 FLD, 1 SLD e 4 lenti asferiche. L’angolo di visione su APS-C varia da 106,6° a 73,4° (utilizzando la massima estensione focale). Il diaframma ha una struttura a 7 lamelle con apertura massima di f/2.8 e apertura minima di f/22. La minima distanza di messa a fuoco è pari a 11,6 cm e 19,1 cm (alla minima e alla massima lunghezza focale). Anteriormente possono essere impiegati filtri da 67 mm. Le dimensioni sono pari a 72,2 x 62,0 mm con un peso di 270 grammi. Questo modello negli Stati Uniti è sarà disponibile a un prezzo di 659 dollari. LEGGI TUTTO

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    OM System annuncia il rilascio dei firmware per OM-1 e OM-1 Mark II

    È ormai passato del tempo da quando c’è stato il passaggio di consegne tra Olympus e JIP per il settore imaging così da poter creare la nuova società chiamata OM Digital Solutions e per lanciare il nuovo ecosistema OM System. Nel corso del tempo la nuova realtà ha annunciato alcune novità come la OM-1 (febbraio 2022), una fotocamera mirroless sportiva che voleva rispondere alle esigenze di chi cercava un’ammiraglia in stile Olympus.

    Circa due anni dopo, a gennaio 2024, è stato invece il momento della sua evoluzione con l’arrivo della nuova OM-1 Mark II. In questo caso troviamo un cuore simile al primo modello con un sensore retroilluminato MQT Stacked BSI Live MOS da 20 MPixel e un processore TruePic X ma con un più memoria e migliorando autofocus, il buffer e la stabilizzazione del sensore.
    OM System ha ufficialmente reso disponibili i firmware (che aveva annunciato a febbraio) per OM-1 e OM-1 Mark II, rispettivamente arrivati alla versione 1.7 e 1.2. Questi aggiornamenti permetteranno di godere di diversi vantaggi migliorando l’autofocus, la modalità di scatto ad alta risoluzione a mano libera e le prestazioni complessive. I file possono essere scaricati dal sito ufficiale. Di seguito le novità.
    OM-1 Firmware Versione 1.7:

    Migliorato l’autofocus in modalità All-Target: miglioramento delle prestazioni AF con modalità All-Target in S-AF e C-AF. Ottimizzazione della regolazione della posizione di messa a fuoco quando l’area AF è impostata su tutti i target.
    Migliorata l’operatività del menu: il pulsante cancella/cestino ora può  essere utilizzato come scorciatoia di accesso al menu, consentendo un’operatività più facile con la mano destra.
    Migliorato lo scatto ad alta risoluzione a mano libera: algoritmo di composizione migliorato per gli scatti ad alta risoluzione a mano libera.
    Stabilità operativa: migliorata la stabilità di alcune funzioni.

    OM-1 Mark II Firmware Versione 1.2:

    Migliorato lo scatto ad alta risoluzione a mano libera: algoritmo di composizione migliorato per gli scatti ad alta risoluzione a mano libera.
    Stabilità operativa: migliorata la stabilità di alcune funzioni. LEGGI TUTTO

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    Tamron 50-400mm F/4.5-6.3 Di III VC VXD: arriva la versione Nikon Z

    Lanciato per la prima volta in versione Sony poco più di 2 anni fa, ora Tamron 50-400mm F/4.5-6.3 Di III VC VXD va ad arricchire anche il parco ottiche dei possessori di mirrorless full frame Nikon Z.
    Distribuito in Italia di Polyphoto è un superzoom inusuale, che partendo dalla focale normale di 50mm getta il guanto di sfida ai meno flessibili (ma grandi classici) obiettivi telezoom 100-400mm.
    Le caratteristiche di Tamron 50-400mm F/4.5-6.3 Di III VC VXD

    Secondo quanto riportato dalla società giapponese, questo obiettivo zoom (modello A067 come quello con baionetta Sony) ha un design ottico che prevede 24 elementi suddivisi in 18 gruppi. Per migliorare la qualità d’immagine sono presenti diverse lenti particolari come due XLD a bassissima dispersione, tre a bassa dispersione, una GM (Glass Molded Aspherical) e infine un’asferica ibrida. Non manca anche il rivestimento BBAR-G2 (Broad-Band Anti-Reflection Generation 2).
    Tamron 50-400mm F/4.5-6.3 Di III VC VXD ha un’escursione focale 8x mentre il numero di lamelle del diaframma circolare è pari a nove con un’apertura massima di f/4.5 (50 mm) e f/6.3 (400 mm). L’apertura minima è invece rispettivamente di f/22 e f/32.

    Pur essendo un obiettivo particolarmente complesso dal punto di vista della struttura e dello schema ottico ha un peso relativamente contenuto: in questa versione per Nikon Z (probabilmente per le dimensioni dell’innesto, più largo di quello Sony) ferma l’ago della bilancia a 1,180 kg, contro 1,155 kg dell’opzione E-Mount.

    Le dimensioni sono pari a 185,8 x 88,5 mm, anche in questo caso con un leggero aumento della lunghezza complessiva (1,4 mm). Anteriormente è possibile installare filtri da 67 mm di diametro.
    La minima distanza di messa a fuoco è pari a 25 cm utilizzando la focale di 50 mm, mentre all’altro estremo (400 mm) la distanza minima di messa a fuoco sale a 1,5 metri. Il rapporto d’ingrandimento è di 1:2 (50 mm) o di 1:4 (400 mm). Il movimento delle lenti è affidato a un motore lineare VXD (Voice-coil eXtreme-torque Drive) e non manca anche la stabilizzazione dell’immagine VC (Vibration Compensation). LEGGI TUTTO

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    Daniele Barraco: ho sempre voluto entrare in mondi diversi, essere un outsider

    Daniele Barraco, come è avvenuto il passaggio dalla musica alla fotografia? Ho sempre fatto musica evocando mentalmente delle immagini. Ero in sala prove e cercavo di creare una sequenza visiva di una colonna sonora. Succedeva sia quando suonavo, sia quando ascoltavo musica. Avevo delle immagini statiche costruite in testa, dei frame che non si muovevano, […] LEGGI TUTTO

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    James Balog: in “Chasing Ice” ho voluto trasformare la conoscenza in percezione

    James Balog, quando ho visto il documentario Chasing Ice ho pensato che fosse la conferma che la fotografia non deve essere bella, estetica, ma che deve servire a qualcosa. Per quel lavoro, hai posizionato decine di macchine fotografiche nei ghiacciai per documentare gli effetti del cambiamento climatico. Sono nati dei timelapse fondamentali per vedere gli […] LEGGI TUTTO