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¡Ay Carmela!, Elisa Di Eusanio e Andrea Lolli in Prima nazionale al Palladium

¡Ay Carmela! – Elisa Di Eusanio e Andrea Lolli


¡Ay Carmela!, Elisa Di Eusanio e Andrea Lolli in Prima nazionale al Teatro Palladium – Università Roma Tre per la regia di Ferdinando Ceriani: si chiude così la IV rassegna Herencias – scritture di memoria e identità

Con ¡Ay Carmela!, l’acclamato capolavoro del drammaturgo spagnolo José Sanchis Sinisterra, va in scena il prezioso appuntamento di chiusura della rassegna Herencias – scritture di memoria e identità. La rassegna, giunta alla sua quarta edizione, ha portato anche quest’anno al Teatro Palladium – Università Roma Tre (qui il sito web ufficiale), una suggestiva immersione nella cultura ispanica e una riflessione collettiva sui processi di liberazione e di resistenza, mettendo a confronto i traumi del passato con un presente di discriminazione, violenza, emarginazione.

Il 6, 7 e 8 maggio Elisa Di Eusanio e Andrea Lolli, diretti da Ferdinando Ceriani, in collaborazione con Società per Attori, daranno voce e forza a una storia intensa e commovente, che affronta con profondità e ironia temi fondamentali come la memoria storica, la dignità umana e il potere del teatro, in un’attesissima Prima nazionale. La traduzione del testo ¡Ay Carmela! di José Sanchis Sinisterra è a cura di Simone Trecca, le musiche di Giovanna Famulari e Riccardo Eberspacher.

¡Ay Carmela! – Elisa Di Eusanio e Andrea Lolli

Ad aprire la serata del debutto, martedì 6 maggio alle ore 18.30, l’attore e drammaturgo Ascanio Celestini interverrà in tema Atti di resistenza. Al suo fianco il regista Ferdinando Ceriani, in un dialogo che esplorerà la necessità della memoria come resistenza all’orrore e all’oblio, dalla prospettiva degli ultimi, degli emarginati. Il teatro diventa strumento di resistenza, riflessione e sopravvivenza in un contesto segnato dalla violenza e dalla repressione. Moderano Paolo Carusi e Simone Trecca. A seguire, alle 20.00 si aprirà il sipario sullo spettacolo ¡Ay Carmela! La pièce segue le vicende di due guitti-artisti di varietà: Carmela, danzatrice di flamenco, e Paulino, cantante e cabarettista.

Durante la guerra civile spagnola, cadono prigionieri dei falangisti e sono costretti, loro malgrado, ad improvvisare per le truppe uno scalcinato ma esilarante spettacolo di varietà dall’esito tragico al quale assisterà anche un gruppo di soldati repubblicani che saranno fucilati il giorno dopo. Tutta l’azione si svolge all’interno di un teatro, più precisamente su un palcoscenico vuoto e dismesso, quello del teatro Goya di Belchite.

E in questo spazio che sembra essere al di fuori del tempo, con l’eco di una guerra civile ancora in atto, le regole della realtà vengono sovvertite: il confine tra la morte e la vita si assottiglia; i morti e la loro memoria tornano ad incontrare i vivi; il passato e il presente si mescolano, fino a sovrapporsi, creando un mondo irreale in cui tutto è possibile come, per esempio, che lo spettro di Carmela torni a far visita a Paulino risvegliando in lui quei ricordi che magicamente si materializzano sul palco.  In un ritmo sempre più incalzante e coinvolgente, che alterna momenti esilaranti e commoventi, due attori di grande talento ridisegnano in una chiave assolutamente originale e moderna i personaggi di Carmela e Paulino, cimentandosi con una ricca gamma di toni interpretativi che vanno dal farsesco al tragico, abbattendo di fatto la quarta parete.

In un clima surreale, tra flashback, effetti sonori e giochi di luce, i due protagonisti recitano il loro scanzonato avanspettacolo, fatto di sketch, balletti, canzoncine fino ad arrivare al tragico epilogo. ¡Ay Carmela! è un’opera teatrale sul teatro, sui suoi poteri e sulle sue frontiere, ma è, soprattutto, un’elegia in memoria di tutti i morti della guerra che – come Carmela – non vogliono e non devono essere dimenticati per non rendere vano il loro sacrificio. Una storia di struggente attualità, popolare, poetica, divertente e tragica allo stesso tempo, che commuove senza retorica, che ci insegna che ci sono morti che rivivono attraverso la memoria, e ci sono vivi che sono già bell’e morti, perché hanno cominciato a dimenticare.

L’opera di José Sanchis Sinisterra, dal suo debutto nel 1986, ha ottenuto un successo così strepitoso che è diventato uno dei testi spagnoli più rappresentati nel mondo, restando per anni in cartellone nei maggiori teatri delle capitali di Spagna ed America Latina e diventando poi nel 1990 un film diretto dal regista Carlos Saura e interpretato dalla bravissima Carmen Maura. ¡Ay Carmela! diretto da Ferdinando Ceriani sarà inserito nella stagione 2025-2026 del Teatro Belli di Roma.


Fonte: https://www.spettacolo.eu/category/teatro/feed/


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