Giacomo Poretti torna al Teatro Oscar con l’anteprima del suo nuovo spettacolo, La fregatura di avere un’anima: una profonda riflessione sulla sfida di ogni genitore nel dover plasmare l’anima di un figlio
Nella serata del 5 dicembre (alle ore 20.30) sul palco del Teatro Oscar tornerà Giacomo Poretti con il suo nuovo spettacolo, presentato in anteprima, La fregatura di avere un’anima, dove la parola “anima” apre una profonda riflessione sulla sfida che si introduce nella vita di ogni genitore che, dopo aver generato un figlio, si trova a dover plasmare anche la sua anima. Questo compito si troverà sempre davanti a un inevitabile bivio: strutturare una carriera perfetta per il proprio figlio, oppure aiutarlo a stupirsi davanti alla bellezza di una realtà donata, riuscendo infine ad accoglierla.
Lo spettacolo è scritto e interpretato da Giacomo Poretti, per la regia di Andrea Chiodi, con la produzione del Teatro de Gli Incamminati.
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La fregatura di avere un’anima
Una delle più grosse disgrazie che può capitare ad un abitante del pianeta Terra nel 2024 è di inciampare in una parola apparentemente innocua, un vocabolo di appena 5 lettere: anima. Una bella fregatura. Questo viaggio inizia proprio da quell’inciampo, una terribile collisione, avvenuta nel momento esatto in cui una neo-mamma e un neo-papà vennero messi di fronte a una sfida insuperabile: “avete fatto un corpo, ora dovete fare l’anima”. È un viaggio-combattimento, scomodo, urticante, persino doloroso, con una parola, con quella parola.
Certo, al giorno d’oggi, i suddetti genitori possono provare a difendersi con tutto l’arsenale di armi che la modernità gli mette a disposizione: la scienza, il buon senso, gli ideali borghesi, il cinismo… Ma ad un certo punto ci si trova sempre di fronte a un bivio: organizzare per il proprio figlio un avvenire da influencer, chef, archiatra, archistar, pallone d’oro, CEO, oppure… aiutarlo ad accogliere la bellezza di una realtà donata, perché possa stupirsi tutte le volte che aprirà gli occhi. E magari riscoprire con lui la meraviglia di avere un’anima.