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Cresce la domanda per le pellicole fotografiche: Kodak sospende la produzione per ammodernare gli stabilimenti

Kodak ha annunciato un importante investimento per
modernizzare il suo storico stabilimento di Rochester
, nello stato
di New York, dedicato alla produzione di pellicole fotografiche. L’azienda
investirà 49 milioni di dollari per rinnovare le linee di produzione
esistenti e migliorare l’efficienza complessiva dell’impianto.

Il progetto di ammodernamento, che dovrebbe essere completato entro il
2025, permetterà di aumentare la capacità produttiva dello
stabilimento e rispondere così alla crescente domanda di pellicole

analogiche per foto e opere cinematografiche. L’investimento è supportato
anche da un contributo di 3,5 milioni di dollari da parte dell’Empire
State Development, l’agenzia per lo sviluppo economico dello stato di New
York. L’annuncio è avvenuto la scorsa settimana in
occasione della presentazione della trimestrale.

Il rovescio della medaglia è che la società si è trovata costretta ad
arrestare temporaneamente la produzione di ogni tipo di pellicola
.
La decisione di Kodak riflette un rinnovato interesse per la fotografia
analogica, con una domanda in costante crescita negli ultimi anni. Lo
stabilimento di Rochester, che rappresenta l’unico sito al mondo per la
produzione di pellicole a colori Kodak, continuerà a mantenere la sua
posizione strategica nel settore. La sospensione della produzione non
dovrebbe avere conseguenze sulla disponibilità della pellicola Kodak
poiché la società ha aumentato la produzione nei mesi precedenti la
chiusura
, allo scopo di prepararsi a questo momento.

L’azienda ha sottolineato come questo investimento non solo permetterà di
soddisfare meglio le richieste del mercato, ma contribuirà anche a
preservare numerosi posti di lavoro nell’area di Rochester, città
storicamente legata alla produzione fotografica Kodak. Il rinnovamento
delle strutture produttive consentirà inoltre di ottimizzare i
processi di produzione
, riducendo i costi operativi e migliorando la
qualità del prodotto finale.

La fotografia analogica sta vivendo una rinnovata primavera, in modo
particolare ad opera della Generazione Z che sta mostrando una certo
apprezzamento verso le caratteristiche proprie della pellicola: la grana,
le imperfezioni, le caratterizzazioni cromatiche offrono un’esperienza
fotografica più genuina e autentica rispetto alla “fredda perfezione”
delle moderne tecnologie digitali
. Si tratta di un’esperienza
decisamente in antitesi con i tempi moderni: il processo di caricamento
della pellicola, la regolazione manuale delle impostazioni e l’attesa
dello sviluppo permettono di riappropriarsi del proprio tempo, rifuggendo
i ritmi frenetici della modernità, e la stampa delle fotografie offre una
dimensione più concreta e fisica rispetto all’impalpabilità della loro
visione sugli schermi dei telefoni.

Scattare con una macchina fotografica a pellicola induce inoltre una
maggior intenzionalità nel processo creativo: disporre di un
numero limitato di scatti costringe a pensare attentamente e valutare
quando premere il pulsante dell’otturatore. Come spesso accade in tutto
ciò che è frutto della creatività dell’uomo, le limitazioni diventano
punti di forza, e in questo caso il processo fotografico si arricchisce di
una maggior consapevolezza ed attenzione.


Fonte: http://feeds.fotografidigitali.it/rss_fotografia.xml


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