Giovanni, il termine a cui più spesso fai riferimento è eleganza.
Ognuno dovrebbe scavare dentro di sé e cercare la parola che più lo rappresenta e intorno a questa costruire il proprio mestiere. Non è una parola per l’eternità, può anche cambiare nel corso del tempo, può seguire l’evoluzione del carattere interiore.
Come declini l’eleganza in fotografia?
In realtà considero la parola eleganza un valore morale più che un valore estetico. Se sposi la parola eleganza, sposi anche alcuni atteggiamenti, una visione del mondo, una certa idea del tuo ruolo. Tempo fa durante una conferenza di fronte alla borghesia milanese ho detto che un uomo elegante non può non pagare le tasse. Eleganza ha anche questo senso, insomma. E naturalmente l’eleganza significa rispetto per la donna.
In realtà considero la parola eleganza un valore morale più che un valore estetico. Se sposi la parola eleganza, sposi anche alcuni atteggiamenti, una vision…
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L’articolo Giovanni Gastel: non c’è limite alla creatività proviene da Maledetti Fotografi.