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Marc Riboud: lo sguardo del bambino, il rigore di una tecnica

Frank Horvat: Restiamo concreti. Quando dici che hai esaminato le tue foto degli ultimi trentacinque anni e ne hai scelte cento per una mostra, non posso fare a meno di pensare alle venti o trentamila che non hai scelto. Eppure sono foto il cui soggetto ti interessava. Possiamo analizzare i criteri che ti hanno fatto scegliere queste piuttosto che altre?

È chiaro che il soggetto, da solo, non basta. Ho fotografato migliaia di soggetti interessanti, ma che non hanno sempre prodotto buone foto.

D’altra parte, diresti che una foto può essere buona senza che il soggetto sia interessante? Per esempio la foto di copertina del tuo catalogo?

Direi che se non c’è un buon soggetto si cade facilmente nell’estetismo. Questa foto in particolare è stata criticata, alcuni la considerano una nota stonata nella mostra. Io però ci vedo non solo una ricerca formale, ma un misto di intimità e di distanza, che riflette il mio modo di lavorare. Ed a…

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