È morto a 68 anni Claudio Lolli, uno degli storici interpreti della canzone d’autore italiana degli anni Settanta. Cantautore, poeta e scrittore simbolo della controcultura e della sinistra extra-parlamentare post 1968, (uno dei suoi versi più famosi è Vecchia piccola borghesia per piccina che tu sia non so dire se fai più rabbia, pena, schifo o malinconia) era malato da tempo. Debuttò nel 1972 con Aspettando Godot, ma l’album che farà passare alla storia della musica italiana è di 4 anni dopo, Ho visto anche degli zingari felici. Progressivamente, il suo percorso si fa sotterraneo, diventa nome di culto tra gli appassionati e sempre coccolato dalla critica. Il suo ultimo lavoro Il grande freddo, del 2017, vinse la Targa Tenco come “miglior disco dell’anno in assoluto”.
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Claudio Lolli, addio al cantautore simbolo del 1968: morto che ha visto “gli zingari felici”
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