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Nuova immagine della cometa interstellare 3I/ATLAS, si pensa a nuove strategie per osservarla da vicino

Negli scorsi giorni avevamo scritto di come il telescopio spaziale James Webb e il telescopio spaziale NASA SPHEREx abbiano osservato la cometa interstellare 3I/ATLAS unendosi così a quanto fatto da Hubble e dal telescopio Gemini North. Questi dati hanno permesso di iniziare a comprendere meglio questo oggetto spaziale compresa la caratterizzazione del corpo e della coda. Negli scorsi giorni anche il telescopio Gemini South ha catturato una nuova immagine della cometa interstellare 3I/ATLAS mentre si pensa a quali sonde spaziali potrebbero essere impiegate per raccogliere ulteriori dati.

Iniziando con l’immagine del telescopio Gemini South, ora la cometa interstellare appare avere una coda più evidente e luminosa a causa dell’avvicinamento al Sole oltre al rilascio di gas e polveri dalla zona del nucleo ghiacciato. Sfruttando lo strumento Gemini Multi-Object Spectrograph (GMOS) sarà possibile poi avere anche i dati dello spettro e quindi della composizione chimica dell’oggetto interstellare. L’immagine mostrata è stata realizzata utilizzando i filtri a 350 nm, 475 nm, 630 nm e 780 nm, tutti nel visibile.

Le sonde spaziali che potrebbero osservare la cometa 3I/ATLAS

Alcuni ricercatori starebbero però pensando di utilizzare altri mezzi per la raccolta dei dati. Nell’articolo con titolo 3I/ATLAS (C/2025 N1): Direct Spacecraft Exploration of a Possible Relic of Planetary Formation at “Cosmic Noon” si pensa a impiegare sonde spaziali già nello Spazio per esaminare la cometa. In particolare la sonda spaziale NASA Psyche nelle scorse ore si trovava a soli 0,302 UA (nel suo viaggio verso l’asteroide 16 Psyche) e potrebbe essere stata impiegata per raccogliere ulteriori dati. Anche un insieme di orbiter marziani potrà osservare la cometa 3I/ATLAS il 3 ottobre 2025 mentre la sonda spaziale ESA JUICE (che ha destinazione Giove) si troverà in una posizione favorevole il 4 novembre 2025. Ma ci sono altre missioni che potrebbero interessarsi a questo oggetto.

Per esempio la sonda spaziale NASA Europa Clipper (con obiettivo Europa) ma anche le altre sonde spaziali ESA Hera e NASA Lucy potrebbero attraversare la coda della cometa interstellare 3I/ATLAS nel periodo successivo al perielio. Questo potrebbe portare ad analisi approfondite della composizione della coda.

In ultimo le sonde spaziali SOHO, Solar Orbiter e Parker Solar Probe (tutte e tre destinate a osservare il Sole) dovrebbero poter osservare il passaggio della cometa interstellare così da poterla osservare con diversi strumenti in questo periodo. Essendo un oggetto spaziale non periodico e che vedremo solo una volta nella storia dell’umanità prima della sua uscita dal Sistema Solare, ogni occasione per raccogliere dati dovrà essere valutata attentamente. In futuro le agenzie spaziali potrebbero costruire sonde spaziali per analizzare da vicino oggetti interstellari, ma bisognerà attendere ancora qualche anno prima di vederne l’effettiva operatività.


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