Daniele Barraco, come è avvenuto il passaggio dalla musica alla fotografia?
Ho sempre fatto musica evocando mentalmente delle immagini. Ero in sala prove e cercavo di creare una sequenza visiva di una colonna sonora. Succedeva sia quando suonavo, sia quando ascoltavo musica. Avevo delle immagini statiche costruite in testa, dei frame che non si muovevano, qualcosa di molto vicino alla fotografia, insomma. Ho fatto musica per molti anni, ma ad un certo punto mi sono accorto di essere stanco del percorso musicale, a volte è le cose si interrompono per motivi molto semplici.
Dicevano che fossi bravo, però.
A volte non basta essere bravi, alla fine non arriva il più bravo ma arriva quello che non molla, il più tenace. All’epoca ero molto giovane, forse ero illuso da certi meccanismi, non avevo ancora il carattere che ho poi plasmato con la fotografia. Alice, la mia compagna, ha intuito che poteva esserci un talento per la fotografi…