La techno, meglio se Tricolore, la house di tendenza chic e melodica, infine cover, remake o sempreverdi, in grado di far scatenare proprio tutti. Rispondere alla domanda su quale sound vada per la maggiore nei locali, dopo un’altra estate urban & latina, non era semplice. Ci abbiamo provato comunque. Ed abbiamo rintracciato un bel po’ di dj e locali di cui sentirete parecchio parlare.
Una tendenza sempre più definita è quella che vede primeggiare giovani italiani nella scena techno internazionale. Dall’Umbria alla conquista del mondo c’è Mark Storm. Control of One Mind, nuovo album, è la sintesi perfetta della sua visione musicale. Ha appena 16 anni, a gennaio 2020 saranno 17, le idee sono chiare. E i risultati importanti. L’album è composto da ben 13 tracce, mine per la pista da ballo, a caratterizzarle è uno stile essenziale ed una potenza e qualità che stravolgono le regole. Perché questo titolo? “Il contenuto di questo disco l’ho creato da solo, ovvero è il prodotto di una sola mente. Oggi si riescono a fare molte cose da soli”, dice. Mark Storm suona spesso in locali come The Mond (Narni Scalo), Lido Tevere (Pg), Gradisca (Pg) o Privilege (Pg).
Il campano Roberto Capuano, classe ’87, è tra i pupilli della Drumcode Records, l’etichetta del leggendario Adam Beyer. Solo nella Top 20 di Beatport, negozio top di musica per dj, Capuano detiene il primato di 3 tracce, tutte pubblicate dalla citata etichetta. Sono The Walker, Segment e On Your Skin: pulizia e potenza denominatore comune.
Non c’è solo la techno. È un momento anzi super florido per la house che ha nel DNA i suoni delle origini, produzioni raffinate ed eleganti, il cui suono è sempre eccellente. Tra la Puglia (dove è nato) e Milano, tiene alta questa bandiera Modus, al lavoro su un nuovo brano a metà tra funky e house con una grande voce ancora top secret ed una label importante. “Produco canzoni in cui la voce e la melodia siano sempre protagonisti, musica che posso proporre anche durante i miei party”, ragiona. Gli aperitivi più up di Milano sono quelli in cui si esibisce: Principe di Savoia (ogni venerdì), Hotel Diana (il giovedì).
Un altro talento italiano, anzi toscano, tra i più attivi è Luca Guerrieri. Harmony, nelle grazie di Pete Tong nel suo programma su BBC Radio 1, è tra le sue produzioni più importanti di sempre. Specializzato in house e dintorni (questi ultimi tantissimi), eccolo con la sognante e melodica Mellowtronic, nella raccolta Nero – Under The Surface 3, pubblicata da Natura Viva Black. Mentre l’energica It Never Ends, remixata dal collega Fuzzy Hair, è la traccia da cui prende il nome il suo recente album. A gennaio 2020 si prepara a lanciare un nuovo radio show, Soul Remedy. Class Club, a Viterbo, è il locale giusto dove vederlo all’opera.
Tra i locali in cui ballare (anche) successi di un certo passato glorioso, ed oggi ricantati o risuonati con un sound fresco, moderno e stiloso, impossibile non citare colossi come Pineta di Milano Marittima o il Circus di Brescia. Tra i protagonisti di queste console c’è spesso il marchigiano Samuele Sartini, che di un certa house ne fa un marchio di fabbrica da sempre. A fine mese pubblica un suo lavoro sulla leggendaria Nervous Records, etichetta con base a New York. E’ una versione nuova di zecca di You’re No Good For Me, classicone fine anni ’80 di Kelly Charles, che aveva già ripreso in passato. Sartini, da dj vero, ha pure realizzato un re- touch di uno dei brani pop più belli di questo periodo, ossia Circles di Post Malone. Di questo pregevole e ritmato lavoro se ne sono accorte decine di radio, e altrettanti dj.
Chiudiamo con il dj producer romagnolo Mitch B. Di casa in club come il Pineta e il Fellini Scalino Cinque a Milano Marittima o il Top Club di Rimini, pubblica ora Mitch B. x Zen x Damon Grey x Havarow x Abigail – On The Radio, che riprende un sempre verde di Donna Summer. Meters Follow feat. Max The Voice – The Papa, altro brano pieno di funk, house & soul, riecheggia Papa was a Rolling Stone dei Temptations, altro classico senza tempo.