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Elliott Erwitt: i cani sono come gli umani, solo con più capelli

Elliott Erwitt, ho appena visitato una sua mostra a Genova, , è dedicata alle sue fotografie a colori. Perché non le ha mostrate prima?

Non le ho mai mostrate prima perché i miei lavori personali sono sempre stati concentrati sul bianco e nero. Ma ad un certo punto della mia vita ho deciso di guardare dentro al mio archivio fotografico e ho trovato un gran numero di fotografie che funzionavano molto bene a colori, e da qui sono nati e la mostra.

È vero che lei preferisce il bianco e nero per i suoi lavori privati e il colore per i lavori commerciali?

In generale è vero. Ma in definitiva viviamo in un mondo a colori, quindi posso anche fare qualche eccezione.

Perché ci sono così tanti fotografi che si giustificano per i loro lavori commerciali?

È vero, ce ne sono tanti. Ma non so perché queste persone non vanno fiere dei loro lavori commerciali. Forse uno psichiatra potrebbe spiegare meglio questo strano comportamento.

Sono sempre stato molto fortunato con la fotografia.

Lei sembra molto fortunato. La fortuna arriva da sola o bisogna andarla a cercare?

Sono sempre stato molto fortunato con la fotografia. Non vorrei però parlarne troppo, sa, ho paura che il vento possa cambiare.

Un giorno, anzi una notte, ha fotografato Andy Warhol sulla limousine, Warhol sembra davvero sorpreso. Penso sia stato difficile sorprendere Andy Warhol. Come ci è riuscito?

Non so perché abbia quell’espressione, è terrorizzato più che sorpreso. Forse soffriva per una indigestione, chi lo sa? In ogni caso, non me lo ha mai confidato.

Quando fotografa i cani, in un certo senso parla degli esseri umani?

Naturalmente sì. Ho sempre pensato che i cani fossero umani, solo con più capelli.

Ma il cane che salta vicino alle gambe di quell’uomo, in realtà stava saltando o atterrando?

Beh, il cane deve prima saltare per poter poi atterrare. Quindi, si può dire che stesse facendo entrambe le cose. E io ero lì, l’ho fotografato proprio a metà del suo volo.

Lei fa differenza tra immagine, fotografia, snapshot?

No. Tutto ciò che è visuale è interessante per me.

Come si è sentito quando la sua foto di Nixon è stata usata completamente fuori contesto?

Questa è una domanda molto intima. Perché il punto è che uno dei grandi rammarichi del mio lavoro di fotografo è che le mie fotografie finivano nelle mani di altre persone, sulle quali io, fotografo, non avevo alcun controllo.


Fonte: https://www.maledettifotografi.it/fotografi/feed/


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